domenica 2 novembre 2014

Calzone con indivia, olive e capperi


Buonasera a tutti, ecco una ricetta testata sabato per voi ;-)


Gli ingredienti:

Per l’impasto del calzone, procedete come fareste per preparate la pizza, ecco gli ingredienti:
300 g di farina
150 gr di acqua tiepida
appena meno di mezzo cubetto di lievito di birra

Per il ripieno:
2 indivie
1 pugno di olive verdi
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio d’aglio
sale
pepe

Preriscaldate il forno a 200°. Pulite e fate cuocere le indivie per 15 minuti in acqua bollente salata. Una volta cotte le indivie, scolatele. Sciacquate le olive e i capperi. Saltate per 5 minuti l’indivia in una padella con le olive, i capperi dissalati, uno spicchio d’aglio, un po’ d’olio, il sale e una bella manciata di pepe.
Imburrate una teglia da forno, stendete un primo strato di pasta per pizza, adagiate sopra il ripieno senza aglio e coprite, sigillando bene i bordi, con un altro strato di pasta da pizza. Spennellate il calzone con l’olio e infornate per mezz’ora.
Buon appetito!

 



mercoledì 2 aprile 2014

Bicchierini di vellutata di asparagi con uovo impanato


Ciao a tutte/i! Oggi vi posto una ricetta con la quale partecipo ad un contest di Sale e Pepe, #incucinacon e finalmente ho nuovo materiale da pubblicare perché, come vi racconterò, domenica scorsa ho perso la chiavina con salvate tutte le ricette pronte per il blog. Non potete capire lo sconforto! Ero infatti felice e contenta perché finalmente potevo dedicarmi alla mia passeggiatina fuori porta settimanale a cercare asparagi o quel che trovavo in campagna, ma un'amara sorpresa mi aspettava al rientro...

Prima di lasciare la macchina e addentrarmi nella macchia avevo ben pensato di lasciare nel portabagagli la borsa che avrebbe potuto intralciarmi, ma evidentemente qualcuno aveva notato questa mia astuta mossa perché, al rientro, abbiamo trovato il lunotto spaccato.

H perso tutti i documenti, etc. etc., e così mesta mesta me ne sono tornata a casa. Magro bottino della giornata sono stati pochi asparagi, sei dei quali finiti nella ricetta che vedete.


Gli ingredienti sono per 2 bicchierini:

1 cipolla piccola
1 carota
2 patate piccole
olio evo
300 g circa di asparagi bianchi
6 asparagi selvatici
2 uova (i tuorli)





Preparate un fondo con olio evo, 1/2 cipolla tagliata a velo e 1 patata piccola tagliata a cubetti. Fate stufare a fuoco dolce, aggiungendo eventualmente un goccio d'acqua. Quando cominceranno a sfarsi questi due ingredienti, salate e aggiungete gli asparagi bianchi (300 g circa) e gli asparagi selvatici (se ne avete). A parte preparate un brodo vegetale (nel mio caso con carota, cipolla e patata) e aggiungetelo alle verdure fino a coprirle a filo.

Fate cuocere quindici minuti circa, quindi passate al mixer. Aggiustate di sale e preparatevi a realizzare l'uovo. In questo caso dovrete separare il tuorlo dall'albume e adagiare il primo in uno stampo da muffin sul cui fondo avrete messo del pangrattato e creato un incavo: ricopritelo e mettete a riposare per almeno tre ore in frigorifero, quindi friggete in abbondante olio. Salate e create il piatto mettendo sul fondo di un bicchierino la vellutata e completando con l'uovo impanato.



Con questa ricetta partecipo al contest: http://cucinacon.salepepe.it/ricetta/211


giovedì 27 marzo 2014

Pane nocciole e uvetta

Questo pane dolce, che in realtà dovrebbe assumere la forma di una treccia, è una ricetta del cuoco toscano Claudio Menconi, presa dal numero di Sale e pepe di marzo. La frutta secca mi è sempre piaciuta sin da piccola, così come, ma ormai mi conoscete, i pani arricchiti dai più svariati ingredienti, quindi, stringendo, perché non provare?




Ingredienti per 8 persone

500 g di farina di grano tenero 00
200 g di farina di mais
150 g di zucchero
100 g di olio evo
70 g di Vinsanto
3 uova
100 g di uvetta
100 g di nocciole
2 dl di latte
30 g di lievito di birra
1 pizzico di sale

Mettete l'uvetta in una ciotola, copritela con il Vinsanto e fatela ammorbidire. Setacciate la farina 00 e unitela alla farina di mais, quindi aggiungete le uova, il sale, lo zucchero, il lievito sciolto nel latte tiepido, l'olio, il Vinsanto, l'uvetta e le nocciole che avrete tritato grossolanamente. Lavorate gli ingredienti e fate poi lievitare per 40 minuti. Mettete l'impasto in uno stampo e fate lievitare per altri 20 minuti; infornate a 170° statico per 30 minuti circa.

lunedì 24 marzo 2014

Emozione...

Sì! Ce l'ho fatta! Sono arrivata terza a pari merito secondo lo chef Luca Giannone nel contest di Celiacaperamore. Vi linko di seguito il suo giudizio. Sono molto, molto soddisfatta!

Pici all'aglione


In Toscana i pici all'aglione sono un primo piatto molto diffuso che prevede l'utilizzo di una pasta lunga senese: il picio, da condire con un sugo di pomodoro,  peperoncino, olio, sale e tanto aglio.
Nella versione che vi propongo, senza pomodoro, ho scopiazzato, modificandola in parte, una ricetta data da Simone Rugiati a Cuochi e Fiamme. 
Lui suggeriva di preparare un sugo con le "trippe" di baccalà (i ritagli) e due teste d'aglio cotte per immersione nell'olio d'oliva o in forno per, mi pare, due ore.
Ora, sia la prima ipotesi che la seconda mi sembravano troppo dispendiose, e così mi sono detta: perché non lessare gli spicchi nel latte? ;-)...e così ho fatto.
Allora: premessa necessaria per la realizzazione di questo piatto: NON fatelo se dovete ricevere ospiti perché l'odore di aglio invaderà tutta la cucina per un giorno intero.


Questa pasta è una sorpresa: candida e delicata esteticamente, decisa e di carattere al gusto. Tra l'altro sono soddisfatta perché, anche se realizzata divergendo un po' dalla ricetta originale, sono riuscita comunque ad ottenere una salsa avvolgente. Ogni picio è stato perfettamente rivestito. ;-)
Ma veniamo agli ingredienti, questi sono per quattro persone:

300 g di pici
1 paletta di baccalà
2 teste d'aglio
latte q. b.
olio
sale 
pepe bianco

Mettete il baccalà dissalato a lessare per 40 minuti, quindi spinatelo e privatelo della pelle. Prendete le due teste d'aglio e ricavatene gli spicchi eliminando in ognuno l'anima centrale, quindi metteteli in un pentolino e ricopriteli con il latte. Accendete il gas e fate bollire per 40 minuti anche questi. Durante la cottura aggiungete il sale.
Una volta cotti scolateli e passateli al mixer; mettete la pasta così ottenuta in padella e aggiungete il baccalà che avrete sbriciolato a mano e un cucchiaio di latte. Mettete su l'acqua della pasta e cuocete i pici fino a metà cottura. Scolateli mettendo da parte l'acqua di cottura e versateli in padella. Terminate la cottura aggiungendo l'acqua messa da parte un mestolo alla volta, fino ad ottenere la consistenza voluta.
Condite con olio evo a crudo e spolverate con il pepe bianco.

giovedì 20 marzo 2014

Canocchie gratinate su purè di fave

Uhm...che bontà! Avete presente quelle giornate in cui siete iperattive e nelle quali sin dal mattino non fate che pensare a cosa preparare per cena, quando finalmente arriverà il momento di stare soli soletti con la vostra metà? Ecco questa ricetta nasce così, e mi ha tenuto occupata un intero pomeriggio tra spesa e preparazione. Tempo davvero ben impiegato. 


Per due persone:

4 canocchie
pangrattato
olio  evo
1/2 spicchio d'aglio
sale 
pepe 
vino bianco

Per il purè:
200 g di fave secche
1/2 cipolla
sale

Per preparare il purè di fave basterà fare un soffritto con la cipolla al quale aggiungerete i legumi dopo averli sciacquati bene.
A quel punto copriteli con acqua fredda e fate cuocere fin quando le fave non saranno spappolate. Aggiustate con il sale.
Sgusciate le canocchie e tagliatele grossolanamente, unitele al pangrattato, all'olio, all'aglio sminuzzato. Aggiustate di sale e pepe e mettete il tutto in padella a rosolare in poco olio evo. Una volta cotto sfumare col vino bianco e mettere da parte. Nel frattempo passatele al mixer le fave cotte e mettete la purea ottenuta in una fondina. Completate con un giro d'olio evo e con le canocchie gratinate.

domenica 16 marzo 2014

Arrosto saporito di tacchino con cipolle caramellate

Lo so che ultimamente sto trascurando il blog...ma credetemi, ne ho avute davvero tante da fare! Comunque ho salvato un sacco di ricette da pubblicare, soprattutto biscotti. Comunque non potendo insistere sempre sulla stessa nota...stasera mi do al salato, con questa davvero deliziosa fesa di tacchino arrosto.


Saporita e tenera, l'ideale per un pranzo domenicale dove non vogliamo rimanere tra i fornelli tutto il tempo, ma vogliamo goderci anche la conversazione a tavola, perché si può preparare prima e servire tiepido. Gli ingredienti sinceramente non li ho misurati, sono andata un po' ad occhio, queste le mie dosi:

1 pezzo di fesa di circa 600 g
200 g circa di olive taggiasche denocciolate
7 filetti di pomodori secchi
3 cipolle grandi
sale
olio evo

Prendete i filetti di pomodoro, le olive taggiasche e l'olio e tritate tutto finemente. Adagiate la carne su un piatto e rivestitela completamente con questo paté, mettetela in una teglia appena unta e fate cuocere in forno a 180° per almeno 40 minuti. Mentre la carne cuoce riducete a rondelle le cipolle, fatele appassire a fuoco dolcissimo in un tegame con olio e sale, quindi, quando saranno diventate tenere e trasparenti sfumate con un birra scura e aspettate fino a quando non si sarà ritirata completamente, caramellando e colorando le cipolle. Una volta pronto fate riposare 10-15 minuti la carne, quindi affettatela e accompagnatela con le cipolle.


martedì 25 febbraio 2014

Biscotti rustici all'avena

Domenica avevo proprio voglia di lavorare qualcosa con le mani, di rilassarmi facendo dei biscotti, magari nuovi, con un pizzico di cioccolato che non guasta mai. Per alleggerirmi un po' la coscienza ho comunque inserito un ingrediente salutare che, almeno io, non consumo con tanta facilità nel quotidiano: l'avena, che gode di una lunga serie di virtù; talmente tante che riescono ad alleggerire anche la posizione giuridica dei biscotti al cioccolato. Questi che posto sono buoni, delicati e friabili, a detta di più di un assaggiatore. Sono inoltre molto divertenti da fare, e questo lo dico io. ;-)
Per realizzarli, al di là degli ingredienti, ci vogliono due orette di tempo.

Non li trovate irresistibili con quei pois neri di vaniglia? Io me ne sono innamorata e voglio rifarli presto per le mie amiche. Donne avvisate...

Ingredienti

250 g di farina 00
250 g di farina di avena
250 g di burro
200 g di zucchero
2 uova
2 cucchiai di cioccolato fondente a scaglie
1/2 bustina di lievito
1/2 stecca di vaniglia
1 pizzico di sale


Lavorate il burro con lo zucchero al quale avrete aggiunto i semi di mezzo baccello di vaniglia. Quindi, una alla volta, aggiungete le uova e lavorate il composto. Poco a poco unite anche le due farine setacciate, il lievito e il sale. Mettete quindi la pallina di impasto ottenuta in frigo per almeno un'ora. Trascorso questo tempo tirate fuori l'impasto, dividetelo a metà e aggiungete ad una delle due parti le scaglie di cioccolato. Realizzate quindi i biscotti ed infornate a 180° statico per 15 minuti. Qui ci sta bene insieme un bel the al mandarino e due-tre amiche!

domenica 16 febbraio 2014

Fusilloni in crema di topinambur con ragù di daikon e capesante

Finalmente ce l'ho fatta! Tra varie vicessitudini, non ultima una malattia che mi accompagna ancora, sono riuscita a realizzare, assaggiare e postare i fusilloni senza glutine de La fabbrica della pasta di Gragnano, che la blogger di http://www.celiacaperamore.it/ mi ha inviato per partecipare al contest: Un fusillo per capello.


Questa è la mia ricetta: veloce e saporita. I fusilli sono avvolti da una crema di topinambur e rinvigoriti con carattere da un ragù tagliato al coltello ed ottenuto con daikon e capesante. Il topinambur veste singolarmente la pasta in modo garbato, conferendole un sentore che ricorda un carciofo un po' dolciastro,  mentre il ragù, cotto nella wok per esaltarne al palato la consistenza senza alterarne il sapore, è un perfetto equilibrio tra il sapore deciso, amarognolo e piccante del daikon e quello dolciastro della capesante. E' poi divertente giocare con un ingrediente croccante che ne accompagna un altro morbido e arrendevole. Beh...io avrei finito, se per voi va bene vi racconto com'è andata.

Ingredienti per 2 persone

180 g di fusilloni
250 g di topinambur
50 g di daikon
6 capesante senza corallo
1 spicchio d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco 
olio evo
pepe bianco

Stracuocete il topinambur in abbondante acqua salata (almeno 1 ora e 30), quindi scolatelo e passatelo al mixer con un po' della sua acqua di cottura. Assaggiate e mettete da parte.
Nella wok insaporite l'olio evo con uno spicchio d'aglio, quindi aggiungete il daikon a quadratini e le capesante, ognuna divisa in sei parti e fate cuocere. Sfumate con il vino bianco e fate evaporare. Cuocete la pasta e scolatela al dente. Conditela con la crema di topinambur quindi ripassatela 1-2 minuti nella wok con il ragù di daikon e capesante. Impiattate e spolverate con pepe bianco grattugiato al momento. Servite.

Con questa ricetta partecipo al contest:


lunedì 3 febbraio 2014

Cecina

Ieri sera, complice una serata da trascorrere inavvertitamente da sola, ho deciso di rilassarmi preparando qualcosa di speciale che non avevo mai provato prima: la cecina,per dirlo alla toscana, la fainè se vogliamo ricordare la versione sarda o, per concludere, la farinata di ceci, così anche i liguri non se ne hanno a male.
Diciamo che mi piace molto, e che di solito l'associo alle serate al cinema, perché, quando nel fine settimana Giacomo ed io andiamo a vedere un film che la programmazione ha previsto per l'ora di cena, prendo alla pizzeria accanto due spicchi di cecina e mangio così, in pace col mondo intero.


Avevo inoltre da consumare un pacchetto di farina di ceci avanzata, quella che avevo usato per i Fiori di baccalà, quindi, se troverete insolite le dosi della ricetta è perché le ho calibrate sul mio avanzo.
La proporzione da tenere comunque, tra farina e acqua è di uno a tre, quindi, in questo caso, che mi ha vista sfornare a fine serata sei teglie come quella nella foto (24 cm.), dovete procurarvi:

450 g di farina di ceci
1350 ml di acqua
15 cucchiai di olio più quello necessario ad ungere la teglia
3 cucchiaini rasi di sale
pepe q. b.

Mettete in una ciotola la farina, l'acqua, l'olio e il sale e mescolate con una frusta fino ad ottenere un impasto liscio. Lasciatelo riposare almeno un'ora a temperatura ambiente coperto. Preriscaldate il forno a 220°, quindi cominciate ad ungere il fondo delle teglie e a versare sopra l'impasto, che dovrà essere poco perché la cecina è buona bassa (circa mezzo centimetro). Infornate per circa 20 minuti e comunque fino a che non vedrete formarsi una crosticina sopra. Servite tiepida con una spolverata di pepe.




giovedì 30 gennaio 2014

Pepite di pane pecorino e menta

Ogni volta che il mio babbo va a Roma non lo faccio rientrare senza il pane di Lariano a lievitazione naturale. Il mio compagno ne va matto e io lo adoro la mattina nel latte; e poi si mantiene per qualche giorno, cosa che non guasta. La ricetta l'ho copiata dal sito di Labna, ma ho modificato un po' le dosi perché l'impasto non riusciva ad avere la giusta consistenza, ed ho sostituito al prezzemolo della menta secca che avevo tritato e conservato quest'estate quando, al rientro da tre giorni di assenza ho trovato la mia piantina ko :-(.


Per circa 20 polpettine:

100 g di mollica di pane raffermo (in questo caso ho usato quello di Lariano)
2 uova
6 cucchiai di pecorino romano
6 cucchiai di pangrattato più quello necessario a rivestire le polpette
3 cucchiai di menta secca
latte q. b.

Tagliate  il pane e lasciatelo in ammollo nel latte fin quando si sarà ammorbidito, nel frattempo sbattete due uova. Quindi strizzate il pane, aggiungete le uova e fate riposare per dieci minuti. Unite poi gli altri ingredienti e cominciate a fare le polpettine. Ripassatele nel pangrattato e friggetele in abbondante olio di semi di girasole. Fatele asciugare sulla carta assorbente, salate e servite.

lunedì 27 gennaio 2014

Fregola con le vongole

Accipicchia quanto mi piace questo tipo di pasta! Ogni volta che andiamo in Sardegna io, mamma o mia sorella torniamo con qualche pacchetto di fregola, è impossibile resistere!
Questa ricetta è la più simile alla tradizione sarda, che la vorrebbe condita con sugo di arselle, ed è davvero eccellente anche se, devo ammettere, non l'ho preparata io. La cuoca è mia mamma, sarda doc, e io vi restituisco fedele la sua versione ;-).


Ingredienti per 4 persone :

1 kg di vongole
300 g di fregola a grana media
olio evo
3 spicchi d'aglio 
prezzemolo 
sale

Innanzitutto è necessario far spurgare bene le vongole lasciandole in ammollo in acqua e sale grosso per almeno un'ora. Dopo di che vanno sciacquate, rimesse in ammollo e risciacquate, per almeno altre cinque volte.
Una volta fatto ciò, mettete le vongole in un tegame coperto e cuocetele a fuoco vivo fino a che non saranno tutte aperte, quindi spegnete il fuoco e toglietele dal tegame una ad una, lasciando nella pentola il liquido che avranno rilasciato. Non vanno cotte oltre altrimenti diventano gommose. Una volta fatto questo passaggio filtrate con una garza (un tovagliolo va benissimo) il sugo di cottura. Mettete quindi gli spicchi d'aglio ad imbiondire nell'olio, aggiungete il sugo filtrato e mettete da parte.
A questo punto lessate la fregola e conditela con il sugo e le vongole. Aggiungete il prezzemolo e pensatemi...



giovedì 23 gennaio 2014

Pea soup ovvero zuppa di piselli

Prima di quattro anni fa nemmeno sapevo che esistessero i piselli secchi...poi ho comprato il libro: Guida all'autosufficienza di John Seymour e lì ho scoperto che, in alternativa ai piselli surgelati, dall'autore accantonati per una serie di motivi, un'ottima soluzione sono quelli secchi.
Il gusto è molto diverso. Più sapido, corposo e avvolgente, ideale per una confortevole zuppa invernale, da rendere più divertente con un po' di prosciutto cotto piastrato e poi tagliato a cubetti.


Ingredienti per circa 12 bicchierini

1/2 cipolla
olio
500 g di piselli secchi
acqua 
sale
1 fetta spessa di prosciutto cotto

Sciacquate bene i piselli, quindi preparate un soffritto con l'olio, la cipolla, il sedano e la carota. Una volta pronto aggiungete i piselli e ricopriteli di acqua salata e fate cuocere a fuoco non troppo alto minimo 40 minuti. All'ultimo momento cuocete alla piastra la fetta di prosciutto per circa 3 minuti per lato, quindi tagliatela a cubetti e mettetela sopra la zuppa. Velocissima!

sabato 18 gennaio 2014

Fagottini gialli con pomodori secchi e aringhe

Era da un po' che volevo pubblicare questi panini. Non sono mia invenzione, ma mi prendo il merito (chi si accontenta gode) di aver pensato al ripieno di aringhe. La ricetta è di Sale e pepe dell'aprile 2011, il risultato, ovviamente, è assicurato.





Gli ingredienti per sei persone:

250 g di farina di mais fine
300 g di farina 00
15 g di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio evo
3 dl circa di acqua
3 pomodori secchi sott'olio
1 filetto di aringa affumicata
3 rametti di timo
1 cucchiaino di zucchero
10 g di sale

Riunite insieme la farina gialla e quella 00 setacciate, aggiungete il lievito sbriciolato e lo zucchero, unite l'acqua e 1 cucchiaio d'olio e iniziate ad impastare.
Aggiungete il sale e lavorate per almeno 10 minuti. Trasferite il panetto ottenuto in una ciotola poco oliata, incidetelo a croce, ricopritelo con la pellicola e lasciatelo lievitare per almeno 2 ore. Nel frattempo scolate i pomodori e tagliate ognuno in almeno 4 filetti. Prendete l'aringa e tagliatela in modo da ottenere dei pezzetti della dimensione degli altri. A questo punto sgonfiate leggermente l'impasto e dividetelo in 12 panetti di uguale peso. Stendete i panetti in sfoglie ovali di circa mezzo centimetro di spessore, disponete su ognuno due filetti di pomodori o di aringa e qualche foglia di timo, quindi arrotolate il panetto su se stesso. Trasferiteli poi in una teglia rivestita di carta da forno, coprite a campana con un foglio di alluminio e lasciate lievitare ancora per almeno un'ora.
Cuocete i fagottini nel forno preriscaldato a 200° per 20 minuti, quindi con l'olio rimasto e un po' d'acqua create un emulsione con la quale spennellerete i fagottini. Terminate la cottura per altri 10 minuti.

domenica 12 gennaio 2014

Gnocchi di ricotta di bufala al pesto di Nicolino

Domenica è sempre domenica...eh sì! E' decisamente una gran giornata per cucinare e dedicarsi ai piaceri. C'è tempo, voglia e spesso anche occasione di preparare un piatto per qualcuno, sia un ospite inatteso, oppure persone che aspettavi da tempo.
Così è successo oggi, quando finalmente hanno suonato al campanello due vecchi amici per i quali avevo preparato gli gnocchi di ricotta, che mi piacciono perché sono morbidi e saporiti, e li ho accompagnati con un pesto davvero speciale, fatto da un ligure doc che me lo ha regalato per Natale, quello del babbo della mia collega e amica Francesca.
Inutile dire quanto sia buono, ma, sicuramente, la cosa che da subito salta all'occhio è anche la bellezza, con quel verde brillante...una meraviglia!
Però, proprio perché il pesto non è opera mia, non posso che attendere per pubblicare gli ingredienti, che chissà se avrò mai con le dosi precise ;-).
Nell'attesa mi limito a  lasciarvi la ricetta degli gnocchi che vi assicuro sono da provare.


Per gli gnocchi

200 g di ricotta di bufala
45 g di pecorino grattugiato
45 g di parmigiano reggiano
1 uovo
90 g circa di farina

Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti insieme, mischiate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, quindi ricavate dei bastoncini, tagliateli a tocchetti e schiacciate ogni pezzetto così ottenuto con la forchetta.
Lessate in acqua salata e condite con il pesto...spe-cia-li!