lunedì 3 febbraio 2014

Cecina

Ieri sera, complice una serata da trascorrere inavvertitamente da sola, ho deciso di rilassarmi preparando qualcosa di speciale che non avevo mai provato prima: la cecina,per dirlo alla toscana, la fainè se vogliamo ricordare la versione sarda o, per concludere, la farinata di ceci, così anche i liguri non se ne hanno a male.
Diciamo che mi piace molto, e che di solito l'associo alle serate al cinema, perché, quando nel fine settimana Giacomo ed io andiamo a vedere un film che la programmazione ha previsto per l'ora di cena, prendo alla pizzeria accanto due spicchi di cecina e mangio così, in pace col mondo intero.


Avevo inoltre da consumare un pacchetto di farina di ceci avanzata, quella che avevo usato per i Fiori di baccalà, quindi, se troverete insolite le dosi della ricetta è perché le ho calibrate sul mio avanzo.
La proporzione da tenere comunque, tra farina e acqua è di uno a tre, quindi, in questo caso, che mi ha vista sfornare a fine serata sei teglie come quella nella foto (24 cm.), dovete procurarvi:

450 g di farina di ceci
1350 ml di acqua
15 cucchiai di olio più quello necessario ad ungere la teglia
3 cucchiaini rasi di sale
pepe q. b.

Mettete in una ciotola la farina, l'acqua, l'olio e il sale e mescolate con una frusta fino ad ottenere un impasto liscio. Lasciatelo riposare almeno un'ora a temperatura ambiente coperto. Preriscaldate il forno a 220°, quindi cominciate ad ungere il fondo delle teglie e a versare sopra l'impasto, che dovrà essere poco perché la cecina è buona bassa (circa mezzo centimetro). Infornate per circa 20 minuti e comunque fino a che non vedrete formarsi una crosticina sopra. Servite tiepida con una spolverata di pepe.




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